DAL “SOLDINO” ALLA VITA!
Anni e anni a credere che i denti da latte fossero solo i primi denti, utili solo per iniziare a dare i primi morsi, a masticare i primi cibi un po’ compatti, destinati ad avere una decina d’anni di vita e poi a cadere e scomparire sotto un cuscino o dentro a un bicchiere messo sul comodino in cambio di un soldino (o due, o tre…). E adesso qualcuno vuole farci credere che, invece, non solo sono utili, ma che potrebbero addirittura salvare delle vite umane…
No, un attimo… prima che andiate a cercare dentini nei vostri cassetti, facciamo chiarezza.
Innanzitutto, non sono esattamente i denti da latte a essere potenzialmente salvifici, bensì le cellule staminali contenuti nella polpa dei denti da latte. E quindi, cosa sono le cellule staminali? Le cellule sono la più piccola particella a poter essere classificata come vivente, le cellule staminali sono specializzate alla costruzione delle varie parti del nostro corpo. Questo quando nasciamo. Crescendo, però, le cellule staminali diventano molto più flessibili, imparano, sviluppano la capacità di moltiplicarsi e trasformarsi in altre cellule specializzate. Le cellule staminali sono, quindi, il miglior sistema di riparazione naturale che il nostro corpo possa desiderare.
CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI
Le cellule staminali, però, sono di più tipi: le più potenti sono quelle embrionali, poi ci sono quelle adulte, la cui capacità di apprendimento e differenziamento è limitato al tessuto di provenienza. Quelle contenute nei denti (ma anche nel cordone ombelicale e nel tessuto adiposo) sono le cellule staminali mesenchimali e hanno la possibilità di produrre cellule del tessuto connettivo e riparare la pelle danneggiata, il fegato e le cellule neurologiche del corpo.
Le staminali mesenchimali si trovano nel tessuto molle o polpa dentaria, le migliori sono quelle contenute nella polpa dei denti da latte. Sviluppate all’interno dell’utero materno durante la sesta settimana di vita, sono cellule uniche, potenzialmente utilizzabili per un’ampia varietà di trattamenti medici (ad esempio per la rigenerazione di tessuti e ossa), attualmente ancora in fase di sperimentazione. E tra tutte le patologie che i denti da latte dei nostri figli potrebbero aiutare a risolvere ci sono malattie del sangue, rigenerazione dentale o ossea, riparazioni muscolare, malattie neurodegenerative… Altro che metterli sotto il cuscino per un soldino!
CONSERVARE LE CELLULE STAMINALI CONVIENE DAVVERO?
E allora come si può fare per conservarli? Ci sono centri specializzati nella raccolta e conservazione delle cellule staminali. Delle vere e proprie banche, con cassette di sicurezza in cui conservare il nostro piccolo tesoro. E dove sono? Come funzionano? Molte informazioni sono reperibili su Internet.
Ahia! Ha detto Internet, il regno delle bufale, delle notizie sensazionalistiche… eh ma allora sarà vero? Ne varrà la pena? Facciamo una piccola precisazione a questo punto. Non è una bufala, l’evidenza scientifica c’è, è stato più volte appurato e provato che le cellule staminali mesenchimali hanno un potenziale enorme. È anche vero però che al momento nessuna terapia le utilizza oggi in maniera riconosciuta: il problema è più ampio, legato alle cellule staminali in genere, che sono sì straordinarie, ma non è ancora stato compreso al 100% come amplificarle e moltiplicarle senza far perdere loro le caratteristiche biologiche di “staminalità”.
Ma soprattutto è vero che le banche che le accolgono hanno dei costi di conservazione piuttosto elevati (a proposito, può avvenire solo in azoto liquido e… se avete dei dentini conservati nel vostro cassetto… beh quelli non crediamo siano più utilizzabili, purtroppo). Si tratta quindi di un investimento, e come ogni investimento comporta un rischio imprenditoriale… Il nostro suggerimento è quindi di parlarne prima con degli esperti e poi decidere cosa fare.
P.S. Siete preoccupati perché i vostri figli non potranno più credere nella fatina dei denti?… ma no dai… in fondo esiste ancora, solo che è molto più tecnologica!